Michael Croissant ha segnato in maniera inconfondibile la storia dell'arte scultoria tedesca più recente. Grazie alle innovazioni sculturali dei nostri tempi, egli - sin dagli inizi - è riuscito a far passare la sua voce. Lo ha fatto in maniera sorprendentemente silenziosa, ma con una serenità e una forza che denotano grande superiorità.
Le forme di Croissant, che a partire dalla metà degli anni Settanta seguono un progetto costruttivo, le sue superfici che egli fonde l'una con l'altra e le quali, per mezzo delle loro delicate convessità, danno da un lato respiro allo spazio e dall'altro si inseriscono fluidamente nello stesso, le sue linee che sempre dominano e rilevano un contegno audace e severo, le sue molteplici patinature, tramite le quali le sue figure interagiscono individualmente con la luce: tutti questi elementi contribuiscono a plasmare un'opera di rara purezza e autenticità.
Per dar vita all'essenza corporea e mettersi al servizio di principi quali dimensione e proporzione, carattere e dignità, Croissant non esita a tirarsi indietro in maniera evidente. In lui questo ritirarsi non è un atteggiamento, bensì testimonia la sua grande, genuina modestia. Per questa ragione - in tutta oggettività - ha potuto affermare: "Mi vedo molto legato alla tradizione".
Dr. Christa Lichtenstern Professoressa all’Università di Saarbrücken Estratto da „Der Bildhauer Michael Croissant“ mit dem Werkverzeichnis der Skulpturen